Ubaldo Oppi

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Ubaldo Oppi (Bologna 1889 - Vicenza 1942) è stato un pittore del XX secolo. La sua formazione è segnata da numerosi viaggi in Europa, che lo portano nel 1907 a Vienna, dove frequenta i corsi di nudo di Klimt all'Accademia e corsi di anatomia all'Università. Nel 1911 è a Parigi, dove stringe amicizia con Modigliani e Severini e, molto probabilmente, ha modo di conoscere le opere del "periodo blu" di Picasso e la pittura di Van Dongen, le cui tracce sono presenti in alcuni dipinti degli anni successivi. Durante il conflitto mondiale viene fatto prigioniero a Mauthausen; la drammatica esperienza è documentata in una serie di disegni e acquerelli con figure dolenti, sofferenti, vicini alla secessione viennese. Alla fine della guerra torna a Parigi e vi rimane fino al 1921. È tra i fondatori di Novecento anche se la sua adesione al movimento non durerà che pochi anni. Nelle opere dell'artista, da questo momento, vi è un cambiamento: le esili figure dalla linea asciutta e severa di gusto mitteleuropeo cedono il passo ad un monumentalismo in cui si fondono echi classici e rinascimentali. Le donne, soggetto privilegiato delle sue composizioni, campeggiano in uno spazio silente, immerse in atmostere sospese tra Realismo magico e Nuova Oggettività. In questi stessi anni è presente alle biennali veneziane e nel 1930 Edoardo Persico organizza alla Galleria Il Milione di Milano una personale del periodo precedente alla sua adesione a Novecento.

FONTE: La Famiglia nell'arte

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